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La nostra storia

Le tappe fondamentali della storia dell'azienda Viessmann

Da un'azienda di fabbri a un moderno leader tecnologico: negli ultimi 100 anni il cambiamento ci ha accompagnato costantemente. Uno sguardo alle nostre origini e al nostro sviluppo dimostra che l'entusiasmo per le novità è nel nostro DNA.

Prima generazione: Johann Viessmann

1917-1947 Johann Viessmann fonda un'attività come fabbro - Inizia la costruzione di caldaie - Trasferimento in Assia - Produzione di macchine per l'edilizia

Johann Viessmann

1928: Inizia la costruzione di caldaie

Nel 1928 Johann Viessmann getta le basi per le soluzioni di riscaldamento. Un giardiniere gli chiede di costruire una caldaia per la sua serra. A quel tempo, le caldaie sono generalmente realizzate in ghisa e raggiungono solo lentamente la temperatura di esercizio. Si risvegliano l'ambizione e lo spirito inventivo dello fabbro. Johann Viessmann sviluppa e costruisce una nuova generazione di caldaie in acciaio. Il loro vantaggio: forniscono calore più velocemente e consumano meno combustibile. Anche altri giardinieri della regione ordinano da Viessmann. Il fondatore dell'azienda deposita diritti di proprietà industriale e brevetti per le sue caldaie in acciaio, su cui si baserà la produzione di moderne caldaie nei decenni a venire.

1937: Trasferimento in Assia

Per espandere la produzione, Johann Viessmann trasferisce la sua azienda dalla Baviera all'Assia. Sceglie Allendorf (Eder), dove ancora oggi Viessmann ha la sua sede.

1945-1947: Produzione di macchine per l'edilizia

Johann Viessmann dimostra eccellenti capacità di affrontare le crisi già all'epoca dell'iperinflazione del 1923 e della crisi economica mondiale della fine degli anni Venti. Dimostra questa forza anche nel periodo che va dalla fine della Seconda Guerra Mondiale al cambio generazionale del 1947: converte gran parte della sua attività alla produzione di macchine edili e ripara le attrezzature edili danneggiate durante la guerra. In questo modo, dà anche un importante contributo alla ricostruzione delle infrastrutture nella regione intorno alla sede centrale dell'azienda ad Allendorf (Eder).

 

Seconda generazione: Dr. Hans Viessmann

Dieci anni dopo il trasferimento della sede, il fondatore passa l'azienda alla generazione successiva. 

Dr. Hans Viessmann

1947: il Dr. Hans Viessmann assume la direzione dell'azienda

Il figlio Hans, che prima del trasferimento aveva già lavorato come macchinista nell'azienda del padre, rileva l'azienda con i suoi 35 dipendenti. Un anno dopo, la forza lavoro è già cresciuta fino a 100 dipendenti; il dottor Hans Viessmann fonda la Hans Viessmann Stahl- und Maschinenbau KG. 

Anni '50: si impone un nuovo combustibile

Gli anni '50 sono caratterizzati da un profondo cambiamento strutturale nell'industria del riscaldamento: il gasolio sostituisce i combustibili solidi che avevano dominato fino ad allora, soprattutto il coke. Il Dr. Hans Viessmann coglie l’opportunità e sviluppa nuove caldaie a gasolio. Particolarmente innovativa la caldaia Triola a doppio combustibile presentata nel 1957, dotata di un sistema per combustibili solidi e uno per il gasolio. Il trionfo del gasolio consente il funzionamento completamente automatico dei generatori di calore e apre la strada all'utilizzo del riscaldamento per acqua calda su larga scala. Anche Viessmann sta crescendo rapidamente con il crescere della domanda: 350 dipendenti producono circa 5.000 caldaie all'anno. 

Anni '60: nuova fabbrica a Battenberg

All'inizio degli anni '60, Viessmann introduce il primo scaldacqua istantaneo che può essere pulito meccanicamente. In questo decennio viene anche sviluppata e prodotta la caldaia speciale Parola a gasolio/gas, che brucia il combustibile in modo particolarmente pulito e sfrutta al meglio l'energia. Nel 1969, Viessmann apre un altro stabilimento a Battenberg. Il numero dei dipendenti è cresciuto intanto a circa 1.400 e la produzione è di circa 40.000 caldaie all'anno.

Gli anni '70: espansione e crisi petrolifera

Negli anni '70, l'azienda si trova ad affrontare una nuova sfida: la crisi petrolifera rende il mondo consapevole della sua estrema dipendenza dai combustibili fossili e determina una significativa contrazione dei consumi a livello internazionale. Per sfruttare questo cambiamento come un'opportunità, il dott. Hans Viessmann, insieme al suo staff, lavora a nuovi prodotti economici e a soluzioni per l’utilizzo delle fonti rinnovabili. E’ così che Viessmann inizia nel 1976 a produrre pannelli solari termici e nel 1978 introduce sul mercato le pompe di calore.

Le nuove soluzioni sono accompagnate da una forte espansione: nel 1972 viene aperto uno stabilimento a Faulquemont, in Francia, seguito da un altro a Hof nel 1973. I siti di Battenberg e Allendorf (Eder) vengono ampliati. Viene fatto anche un altro grande passo: nel 1978 viene fondata a Waterloo, in Canada, la prima azienda Viessmann non europea. 

Gli anni '80: una pietra miliare nella tecnologia del riscaldamento

I temi ambientali erano di grande attualità anche negli anni '80. Alla ricerca di soluzioni per ridurre ulteriormente le emissioni inquinanti, Viessmann entra nella storia con la superficie di scambio termico biferrale. Questa invenzione inaugura,  all'inizio degli anni '80, l'era del riscaldamento ad acqua calda a bassa temperatura. Le caldaie in ghisa e acciaio possono ora funzionare senza limitazioni di temperatura e spegnersi non appena cessa la richiesta di calore. Nel 1988 Viessmann vende la milionesima caldaia Vitola.

Terza generazione: Prof. Dr. Martin Viessmann

A cavallo tra 1991 e 1992 si inaugura una nuova era. 

Prof. Dr. Martin Viessmann

Gli anni '90: cambio generazionale e internazionalizzazione

Il dottor Hans Viessmann cede totalmente la gestione dell'azienda al figlio Martin e si ritira dai vertici aziendali. Il suo bilancio: più di 1.500 diritti di proprietà industriale e brevetti registrati a suo nome. 

Il Prof. Dr. Martin Viessmann avvia il processo di internazionalizzazione. Negli anni '90 vengono fondate filiali in Ungheria, Polonia e Repubblica Ceca. All'inizio del nuovo millennio, viene aperto il primo stabilimento a Pechino. L'ingresso dell'azienda nelle sponsorizzazioni sportive nel 1993 aumenta anche il riconoscimento internazionale del marchio Viessmann.

Nel 1998 entra in funzione il centro logistico internazionale di Allendorf (Eder). L’investimento, costato 85 milioni di marchi, è il più grande nella storia di Viessmann fino ad allora e fornisce tutti i mercati chiave a livello mondiale. Nel giro di un decennio, la quota di fatturato conseguito al di fuori della Germania passa da meno del 10% all'inizio degli anni '90 a ben oltre il 50%.

Anni 2000: lean production e mantenimento dei siti produttivi

Sotto la guida del Prof. Dr. Martin Viessmann, le questioni ambientali sono in cima all'agenda. L'effetto serra è una preoccupazione per la società e l'industria. Per conseguire la riduzione delle emissioni di CO2 del 25-30% entro il 2005, come stabilito dal Governo Tedesco, le caldaie a condensazione ad alta efficienza energetica rappresentano il generatore di calore ideale. Cresce la percentuale di sistemi di riscaldamento a gas. Il Prof. Dr. Martin Viessmann si concentra anche sulle caldaie a gas murali. Per installare la nuova linea di produzione nello stabilimento principale di Allendorf (Eder) e non nella Repubblica Ceca, nonostante ciò comporti costi più elevati, nel 1996 viene siglata una ”alleanza per il lavoro” tra la direzione dell'azienda e i dipendenti. Vengono creati 800 nuovi posti di lavoro.

Accanto all'internazionalizzazione, il Professor Dr. Martin Viessmann cerca ulteriori opportunità per migliorare la competitività - e apre nuovi orizzonti. Nessuna macchina rimane al suo posto nella sede centrale di Allendorf (Eder). Viessmann lancia un nuovo sistema di produzione, VITOTOP, che si basa sulla produzione snella e mira a un processo di miglioramento continuo. I dipendenti contribuiscono in modo determinante all'aumento dell'efficienza: ogni anno vengono avanzate più di 120000 proposte di miglioramento.

Oltre all'internazionalizzazione, il Prof. Dr. Martin Viessmann è alla ricerca di altri modi per aumentare la competitività e aprire nuove strade. Nella sede centrale dell'azienda ad Allendorf (Eder), nessuna macchina rimane al suo posto. Con VITOTOP, Viessmann introduce un nuovo sistema di produzione basato sulla lean production e su un processo di miglioramento continuo. I dipendenti contribuiscono in modo decisivo ad aumentare l'efficienza, inviando ogni anno oltre 120.000 suggerimenti di miglioramento.

Nel 2005, i progetti già in essere per l'efficienza delle attività e della gestione dei materiali e dell'energia vengono riuniti nel progetto strategico di sostenibilità "Effizienz Plus". Questo storico progetto persegue una duplice strategia: aumentare l'efficienza e sostituire i combustibili fossili con energie rinnovabili. Parte del progetto è costituito dalla prima centrale elettrica a gas al mondo che utilizza un processo biologico per generare metano. Grazie a "Effizienz Plus", Viessmann raggiunge già nel 2012 gli obiettivi energetici fissati dal Governo tedesco per il 2050.

Dal 2006, tramite acquisizioni strategiche, il Professor Dr. Martin Viessmann si assicura l'ulteriore integrazione di tecnologie all'avanguardia: i sistemi di riscaldamento a legna, le pompe di calore, le unità di cogenerazione e la tecnologia del biogas sono integrati nell'azienda e rafforzano la posizione di Viessmann nell’ambito delle energie rinnovabili.

Gli anni 2010: la digitalizzazione e i 100 anni di Viessmann

L'azienda tiene conto anche di un'altra tendenza, quella dell’integrazione tra riscaldamento e raffrescamento, con i Paesi più caldi offrono un ulteriore potenziale di mercato. La reintegrazione di Viessmann Kühlsysteme GmbH a Hof nel 2012 non è solo una questione strategica per il Prof. Dr. Martin Viessmann, ma una questione che gli sta a cuore. La diversificazione della gamma di prodotti è seguita nel 2013 dalla suddivisione delle aree di business nelle divisioni Heating Systems, Industrial Systems e Cooling Systems. Nel 2014, Viessmann è il primo fornitore a lanciare un apparecchio di riscaldamento a celle a combustibile prodotto in serie, che si caratterizza per l'efficienza, il rispetto dell'ambiente e l'affidabilità. Un'altra pietra miliare della tecnologia.

Viessmann si prepara intanto al prossimo cambio generazionale: dopo oltre 37 anni in azienda, il Prof. Dr. Martin Viessmann, guardando al futuro, cede la gestione operativa al precedente CDO Joachim Janssen nel 2016 e diventa Presidente del Consiglio di Amministrazione. Il Prof. Dr. Martin Viessmann ha riconosciuto fin da subito che la digitalizzazione rappresenta una sfida importante per il settore. Allo stesso tempo, la considera una grande opportunità e un prerequisito per il successo della transizione energetica. Il figlio Maximilian Viessmann entra in azienda come nuovo Chief Digital Officer.

100 Anni di Viessmann

Quarta generazione: Max Viessmann

Nell'anno del suo centenario, il 2017, Viessmann traccia la rotta per il futuro. 

Max Viessmann

Max Viessmann diventa Co-CEO

Presso la sede di ad Allendorf (Eder) viene inaugurato il polo tecnologico Technikum, frutto di un investimento di 50 milioni di euro. Maximilian Viessmann assume la carica di Co-CEO insieme a Joachim Janssen e così la gestione dell'azienda entra nelle mani della quarta generazione.

2020: Costituzione della holding familiare

Nel 102° anno della sua esistenza, l'azienda Viessmann si riposiziona ancora una volta. Si decide di costituire la Viessmann Family Holding. La terza e la quarta generazione sono pienamente rappresentate nella nuova struttura aziendale per dare forma congiuntamente all'ulteriore sviluppo dell'azienda.

2022: Nuova struttura gestionale

Max Viessmann diviene unico CEO del Gruppo Viessmann dal 01.01.2022. Rimane CEO a titolo personale per la Divisione Climate solutions e riceve un'ulteriore responsabilità generale per la Divisione Cooling solutions. Il Dr. Ulrich Hüllmann, CFO del Gruppo, amplia la sua area di responsabilità al settore immobiliare. Inoltre, il CSO e CMO di Climate Solutions Thomas Heim sarà d'ora in poi Vice CEO della Divisione Climate Solutions.