Sfiatare l'impianto di riscaldamento: scopriamo quanto è semplice

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Con l’arrivo del freddo arriva anche il momento di accendere i termosifoni. Spesso, quando l’impianto di riscaldamento è acceso, si verificano dei rumori di flusso, o gorgoglii, causati dalla presenza di aria nei radiatori. Oltre ai rumori però, può succedere che l’impianto non si riscaldi completamente e che i radiatori rimangono parzialmente, o completamente, freddi.

La soluzione adeguata per evitare il raffreddamento di alcune zone e il relativo spreco di energia termica causato dalle bolle d'aria nell'impianto, che ostacolano la corretta distribuzione del calore, è sfiatare il sistema di riscaldamento.

  

Perché si dovrebbe sfiatare l'impianto di riscaldamento?

Un impianto di riscaldamento è, in linea di principio, un circuito che trasporta acqua calda da un punto di partenza, rappresentato dalla caldaia, attraverso un sistema di tubature e condutture, verso i radiatori incaricati della diffusione del calore nell’ambiente circostante e da qui di nuovo alla caldaia.

Per un corretto funzionamento, l’acqua all’interno dell’impianto di riscaldamento deve poter essere distribuita in modo ottimale. Questo, però, non è possibile se nell’impianto è presente dell’aria che ostruisce il passaggio e causa una riduzione complessiva dell’efficienza dell’impianto. Sfiatando la caldaia quindi, si potrà ridurre l’eccessivo consumo di energia e, di conseguenza, anche il costo della bolletta.

 

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Cosa serve per sfiatare l'impianto di riscaldamento?

Prima di sfiatare il proprio impianto di riscaldamento, è necessario avere a disposizione alcuni strumenti che, solitamente, si trovano in tutte le abitazioni:

  • un bicchiere, una tazza oppure un boccale

  • uno straccio

  • una chiave per lo sfiato del radiatore

La chiave di spurgo può essere acquistata a un prezzo ragionevole dal proprio installatore di impianti di riscaldamento o da un rivenditore di articoli idraulici o di bricolage. Di solito si tratta di una chiave a quadrante standard. In alcuni casi è possibile aprire le valvole di scarico con un normale cacciavite a taglio. È necessario uno straccio e un contenitore per raccogliere l'acqua di riscaldamento che fuoriesce.

Guida passo-passo

Per sfiatare correttamente l'impianto di riscaldamento, sono sufficienti gli strumenti sopra citati e i 7 brevi passi che seguono. Una volta preparati tutti gli strumenti, si può iniziare:

  1. Se siete titolari dell'abitazione, dovreste spegnere la pompa di circolazione  se possibile.
  2. Attendere circa 30-60 min in modo che   tutte le bolle d'aria si raccolgano nei radiatori.
  3. Prima di iniziare il processo di sfiato, accendere  i radiatori al massimo livello.
  4. Posizionare  uno straccio sotto il radiatore in modo che raccolga l'acqua che fuoriesce dalla valvola di sfiato. In alternativa, è possibile avvolgere lo straccio direttamente intorno alla valvola.
  5. Inserrire la chiave e tenere il recipiente sotto la valvola di sfiato  e aprire leggermente la valvola del radiatore. Normalmente è sufficiente mezzo giro  prima di sentire il sibilo. Attenzione:  l'aria che fuoriesce può essere calda, quindi tenersi sempre a distanza di sicurezza.
  6. Quando il sibilo diventa più silenzioso, inizia a fuoriuscire l'acuqa. Il radiatore è ora   sfiatato  e si può chiudere la valvola. Per evitare che fuoriesca acqua in eccesso, l'operazione deve essere eseguita rapidamente.
  7. Al termine di tutto, riaccendere la pompa di circolazione  e controllare se la pressione dell'acqua nel circuito di riscaldamento è ancora adeguata.

Attenzione: potrebbe essere necessario eseguire il processo di sfiato più di una volta.

Sfiatare l'impianto di riscaldamento in un appartamento in afftto

In quanto inquilini, di solito si ha il problema di non poter accedere alla caldaia. Tuttavia, non è necessario spegnere la pompa di circolazione per effettuare lo sfiato dell'impianto di riscaldamento. È sufficiente sfiatare i radiatori come descritto sopra, terminando con il radiatore più lontano dal generatore di calore.  

Importante: l'inquilino ha il diritto di sfiatare l'impianto di riscaldamento. Tuttavia, qualsiasi altra misura di manutenzione dell'impianto di riscaldamento è di competenza del locatore o della società di gestione dell'immobile. Se anche dopo lo spurgo il calore non viene distribuito correttamente, contattate il locatore che provvederà a richiedere l'intervento di un tecnico del riscaldamento.

  

Interventi di verifica dopo lo sfiato del sistema

Anche se lo sfiato dell'impianto di riscaldamento è riuscito, ci sono alcuni aspetti da considerare in seguito. Un'operazione particolarmente importante è il controllo della pressione dell'acqua o dell'impianto. Quando si effettua lo sfiato dell'impianto di riscaldamento, si perde sempre un po' d'acqua. Se si tratta di una quantità consistente, la pressione dell'acqua nell'impianto di riscaldamento può diminuire. Questo è visibile sul manometro. Potrebbe quindi essere necessario rabboccare l'acqua di riscaldamento. Vale anche la pena di effettuare un controllo successivo. Dopo lo sfiato, l'impianto di riscaldamento deve rimanere in funzione per almeno un'ora. Si deve quindi ricontrollare il radiatore più lontano dalla caldaia. Se in questo punto non fuoriesce più aria, lo spurgo del riscaldamento è riuscito.  

Importante: se i problemi continuano a verificarsi anche se lo spurgo è andato a buon fine, si prega di contattare un partner Viessmann che potrà ispezionare l'impianto più da vicino in loco.

Il sistema di riscaldamento rimane freddo anche dopo lo sfiato?

A volte l'impianto di riscaldamento rimane freddo o si riscalda solo a metà, anche se è stato sfiatato con successo. Questa situazione può essere dovuta a una serie di cause ed è meglio che venga determinata da un esperto in loco per ogni singolo caso. Ad esempio, potrebbe essere necessario un bilanciamento idronico o la valvola termostatica potrebbe essere bloccata. È anche possibile che sia necessario eseguire altre impostazioni sulla centralina di riscaldamento.

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Sintesi: a cosa bisogna prestare attenzione? L'infografica riassume tutti i passaggi necessari. Con il minimo sforzo è possibile ottenere un ottimo effetto e garantire che la distribuzione del calore torni a un livello ottimale.