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Edoardo Maida, Officina 2.0 nel Chianti, Firenze

Officina 2.0 nel Chianti: progetto vincitore del Premio Speciale VRF

Officina 2.0 nel Chianti: progetto vincitore del Premio Speciale VRF

Dati del progetto

Località: Chianti (FI)

Destinazione d'uso: Residenziale

Committente: Officine Gullo

Tipologia: Nuovo edificio / impianto

  

Il progetto

L’intervento prevede la realizzazione di un nuovo complesso artigianale che va ad ampliare un capannone esistente nel contesto del territorio del Chianti, a Firenze, adibito alla realizzazione di cucine di alto livello per privati o per la ristorazione.

Nello specifico, l’ampliamento prevede la realizzazione di due corpi fabbrica: un magazzino per il deposito del prodotto finito previa spedizione e un corpo fabbrica principale con reparto produzione al piano terreno e con locali direzionali, mensa, showroom, workshop e meeting room al piano primo.

Il progetto nasce dall’esperienza dei visitatori. La fabbrica è studiata per avere un flusso di lavoro efficiente al piano terra che diventa lo spettacolo principale del tour dei visitatori, che inizia dal primo piano e tocca gradualmente l’area di produzione. L’edificio è studiato come una membrana. Le facciate, a eccezione del seminterrato, sono realizzate in policarbonato traslucido che consente al contesto di far parte dello spazio interno.

L’involucro avrà un’anima strutturale in cemento armato e un involucro formato da prefabbricato coibentato (per magazzino e per la porzione bassa del fabbricato principale) e la pelle in policarbonato sarà a tre camere e dotato di opportune schermature interne.

La copertura sarà realizzata in un solaio piano coibentato nella sua porzione laterale, mentre nella porzione centrale che manterrà un doppio volume sarà prevista l’installazione di shed. Sulla copertura sarà realizzato un parcheggio per le auto dei lavoratori e dei visitatori.

Guarda l'intervista all'ingegner Edoardo Maida, realizzata da Giorgio Tartaro presso il Museo Nicolis di Verona, in occasione del Convegno Progettisti 2020.

Il commento della giuria

"Siamo di fronte a un esempio di integrazione edificioimpianto di altissimo livello. Fino a pochi anni fa, e ancora oggi in moltissimi casi, in applicazioni industriali di questo tipo - enormemente diffuse nel nostro Paese - aspetti legati all’efficienza energetica e al comfort
termoigrometrico erano lasciati in assoluto secondo piano. Al contrario, in questo caso, le differenti scelte costruttive e impiantistiche intraprese, per ciascuna delle due zone, portano a risultati di eccellenza sia per quanto riguarda gli aspetti energetici che per quanto riguarda il benessere di chi lavorerà in questi ambienti."

L'impianto nel dettaglio

Gli impianti a servizio del nuovo edificio ad uso  artigianale, con superficie utile climatizzata di  6669,50 m2 e suddivisa in 2 zone termiche, sono costituiti rispettivamente da:

ZONA 1: impianto di climatizzazione a pompa  di calore del tipo aria-acqua e con caldaia  modulare a condensazione a gas metano
Vitomodul  per il funzionamento con condizioni  invernali tali da comportare un abbassamento  del rendimento della pompa di calore. Per la  climatizzazione invernale/estiva sono previste  unità di trattamento aria a servizio dei vari locali,  aerotermi a servizio del locale laboratorio/magazzino e radiatori per i servizi igienici. Il sistema di generazione per la climatizzazione  degli ambienti è costituito da due pompe  di calore ad alta efficienza energetica con condensazione ad aria tramite ventilatori  elicoidali, e da un modulo termico a gas  metano a condensazione. Per la produzione di  acqua calda sanitaria è previsto uno scaldacqua  autonomo a pompa di calore ad accumulo.

ZONA 2: impianto di climatizzazione  Vitoclima  333-S  con Split-System a pompa di calore del  tipo aria-aria a flusso di refrigerante variabile. Il  sistema di generazione per la climatizzazione  degli ambienti è costituito da 4 unità  motocondensanti esterne Multi Split-System,  a pompa di calore a ciclo reversibile, a flusso  di refrigerante variabile (R410A), dotate di  inverter, con condensazione ad aria a mezzo di  ventilatori elicoidali. Per la produzione di acqua calda sanitaria sono previsti due scaldacqua autonomi a pompa di calore ad accumulo. Un  impianto fotovoltaico Vitovolt  sarà posizionato sulla copertura dell’edificio.

Concorso di Idee
L'iniziativa di Viessmann che promuove ogni anno la progettazione innovativa ed efficiente

Viessmann Italia, forte sostenitrice della progettazione efficiente, sponsorizza ogni anno un Concorso di Idee che stimola i progettisti termotecnici a proporre soluzioni che si distinguono per la qualità progettuale globale, per i requisiti di efficienza energetica e sostenibilità economica ed ambientale sfruttando al meglio le innovazioni tecnologiche disponibili.

Concorso di Idee 2020
Into a new decade: flessibilità e indipendenza energetica

L‘edizione del Concorso di Idee Viessmann 2020 è, oltre che la prima edizione del nuovo decennio, anche l‘undicesima edizione di un‘iniziativa nata nel 2010.

Un'iniziativa che anno dopo anno, edizione dopo edizione, ha evidenziato come il settore sia in rapidissima evoluzione, diventando sempre più multidisciplinare, multitecnologico e multisettore. Basti pensare a come stiamo iniziando a rivedere le politiche di approvvigionamento e autoproduzione di energia in funzione dei sistemi di mobilità che stanno prendendo piede.